martedì 28 febbraio 2017

The last guardian


Sono tre i giochi che attendo da una vita, Final Fantasy XV che ho giocato e finito, Kingdom Hearts 3 che prima o poi uscirà e The last guardian. Praticamente li attendo dallo stesso periodo, tipo dieci anni fa circa, le speranze di averli hanno vacillato e sinceramente non li aspettavo nemmeno più così tanto, infatti non era nemmeno mia intenzione di prenderli subito. Con ffxv però ho trovato un'ottima offerta per il preorder, e non potevo proprio dire di no (pagato la metà) tlg invece ho avuto modo di prenderlo con un'altra persona e quindi di dividere il prezzo, pagandolo veramente una sciocchezza. In questi casi non ha senso attendere ancora, e tempo di scaricare ho iniziato questa nuova partita.


Tlg è un titolo che mi mette davvero in confusione, perché è un gioco di un'artista e si sente, si sente emotivamente, visivamente, ma è fatto molto male. Provo a spiegarmi meglio partendo con cosa è no. In primis la telecamera, a volte sembra avere una propria volontà e se vuole mostrarti una parate da vicinissimo per nessun motivo lo farà, o se vuole penetrare dentro oggetti, persone o animali, lo farà. E' difficile controllarla, ci viene proprio contro i nostri movimenti e il nostro volere. La cosa però più negativa è il come si muove il bambino, e si muove veramente male, incastrandosi, non rispondendo ai comandi, quindi non saltando, non saltando dove puntiamo, non si "molla" quando glielo imponiamo con un tasto, e io considero tutto questo inaccettabile nel 2017, non è proprio possibile vedere un gioco troppo problematico in questo punto essere allo stesso livello di altri fluidissimi e impeccabili. Anche i capitoli precedenti a questo mi sembrano migliori a livello di gameplay, e si parla di giochi usciti tantissimo tempo fa. Parlando con varie persone al riguardo mi hanno detto che hanno chiuso più di un occhio perché tanto il resto è veramente bello, e non lo metto in dubbio, assolutamente, ma rimane comunque una mancanza a livello basilare ed è un peccato che non sembra esserci nemmeno la voglia di sistemarlo via patch (come fanno in troppi altri giochi e che non mi piace, ma a volte serve veramente tanto) perché si pensa già alla prossima avventura. In questo gioco avremo un compagno di viaggio, Trico, una sorta di cane, gatto, uccello, capra gigante, un cucciolone meraviglioso, ma non dai pochi problemi. Oltre a bug vari, come la sua testa che gira a 360° senza apparente motivo, quando gli diamo degli ordini bisogna avere molta pazienza perché potremmo stare anche sui 10 minuti o più a provare e riprovare a dargli di saltare e lui non ci ascolterà, o lo farà nel momento meno opportuno. Tutto questo, però, riesco a scusarlo per metà: dubito sia completamente fatto di proposito, o almeno non così eccessivamente, ma ci sta perché è come se noi dessimo dei comandi ad un cane non addestrato, che non sempre ci ascolta. Tuttavia rimango comunque perplessa, perché è molto frustrante e angosciante perdere tutto questo tempo senza muoversi perché la IA di Trico non collabora e come dicevo io posso scusarlo fino ad un certo punto, oltre quello è un problema vero e proprio.

Di bellezze ne ha il gioco, partendo dal comparto grafico che adoro, è molto delicato, leggero. Le varie zone sono interconnesse, e più di una volta capiteremo in zone già visitate, e ho adorato i giochi di luce. Uscire all'aria aperta era proprio appagante, se ne sente il bisogno quasi dopo essere stati per troppo tempo al chiuso, mi ha dato una bellissima impressione. Il rapporto che nasce fra il protagonista e il cucciolone poi è magico e reale, si vede come migliora nel tempo, l'affiatamento che nasce anche con noi giocatori, è meraviglioso come vuoi o non vuoi finisci per gioire e piangere con lui, è questo per me il tocco di un'artista, esistono altri giochi in cui si ha un partner coccoloso che ci segue e aiuta, ma non credo di aver mai visto niente a questi livelli, ed è anche per questo che mi dispiace trovare tanti problemi più o meno gravi, perché le competenze, il potenziale e la voglia non mancano e si sente, tutto ha i giusti ritmi, ci sono momenti calmi, momenti adrenalinici, momenti da fiato sospeso, altri gioiosi, è un'avventura realmente ricca emotivamente, dall'inizio alla fine. La trama è quasi raccontata dal bambino adulto, non dice molto, non mostra molto e tante cose sono a libera interpretazione, ma uno cosa me l'ha fatta capire: non servono perché. L'avventura si svolge in questo nido, ma non si sente il bisogno di sapere chi l'ha costruito o perché o a cosa serva. In questo universo c'è il nido ed è fatto così, ed è ok perché non è il mondo reale è una storia raccontata tramite un videogioco e spesso non serve sapere, la curiosità può nascere e ci sta, assolutamente, ma non è essenziale saperlo perché l gioco è incentrato su un legame fra il bambino e Trico, e non serve altro, è la loro avventura in questo luogo ostile, ma che ha del magico.

The last guardian è un gioco meraviglioso, ma con troppi difetti, è quello che cercavo, quello che volevo, quello mi aspettavo, ma tecnicamente non ci siamo proprio ed è l'ennesimo titolo deludente che gioco quest'anno, evviva!

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