martedì 3 gennaio 2017

Rise of Tomb Raider


Dopo essermi ripresa da una notte insonne per il fine anno riprendo in mano una console per completare un gioco iniziato giusto qualche giorno prima. Non credo che questo sia uno dei modi migliori per iniziare il 2017, avrei potuto recensire altri titoli, avrei potuto iniziare allegramente con speranza e invece inizio da dove tutto ha inizio: con la saga a cui più tengo. Vorrei iniziare il discorso facendo un passo indietro, non ho mai approfondito abbastanza il mio pensiero sul primo capitolo del reboot. L'ho finito due volte, e l'ho sempre considerato come un nuovo capitolo di una nuova saga che mantiene solo i nomi famosi, non è stato il massimo, ma mi ha divertito (altrimenti non credo avrei mai potuto farlo una seconda volta) con i suoi pro e contro. Ho comunque in mente ben chiaro che è il primo capitolo e che quindi tasta un po' il terreno per vedere anche come viene accolto per poi prepararci ad un secondo capitolo che dai trailer sembrava veramente una perla. Ho molto da dire, sento seriamente il bisogno di sfogarmi e tirar fuori tutto, e spero di non saltare niente, avviso già da ora che ci saranno degli spoiler più o meno grandi e che quindi se non lo avete giocato e avete intenzione di giocarlo smettete di leggere, ogni gioco è bello scoprirlo da soli senza pregiudizi e giudizi altrui.


Non so bene da dove iniziare col discorso, se dividerlo per punti o altro. Parto col dire che sono estremamente delusa da questo titolo, sia dal lato fan della saga sia dal lato di approcciarmi a qualcosa di nuovo, un seguito che avrebbe dovuto (come si dovrebbe sempre fare) migliorare l'esperienza i gioco del precedente capitolo, mantenendo comunque punti in comune, ma avere quel qualcosa in più. Devo dire che però non ci siamo proprio, Rise è un minestrone con troppi ingredienti che non riescono ad amalgamarsi per ottenere un gioco come si deve, e non mi riferisco a un titolo da 10/10 sia chiaro, ma almeno un prodotto godibile e piacevole. Il gioco in generale tende ad avere un taglio cinematografico, che a guardarlo ti da quella sensazione di vedere un film d'azione adrenalinico, ma non regge per tutto il tempo, non sorprende, non appassiona come vorrebbe. Il gameplay soffre di alcune lacune, abbiamo fasi da sparatutto con coperture non ottimali, spesso risultano frustranti per colpa delle coperture dove Lara si abbassa e si nasconde in automatico, ma dal quale mancano molte opzioni possibili anche il solo sporgere il braccio per sparare con la pistola senza scoprire tutto il corpo. Le parti plantform non si limitano al salta da piattaforma A a quella B, viene arricchito da vari strumenti come il rampino, l'arco con frecce particolari e una sorta di ascia. Anche questo ha problemi non da poco: spesso non si aggrappa a sporgenze (il brutto di avere tutto in automatico) o salta storto totalmente a caso anche se noi puntiamo ad una posizione precisa. Queste fasi non sono per niente difficili perché il gioco tende sempre a guidare fin troppo i nostri movimenti senza la possibilità di arrangiarsi, un esempio che più mi viene in mente è l'appendersi con le frecce con corda a certi barili, con cui si crea una specie di liana alla Tarzan e poi salta, ma da quando noi scocchiamo la freccia non possiamo fare niente quindi verrà sempre un salto perfetto. Oppure ci sono varie scene in cui dovremmo correre come dei disperati per sfuggire a crolli o nemici ed è seriamente difficile poter sbagliare perché non ti permette di andare né troppo a destra né troppo a sinistra, ci si sente veramente troppo guidati, quasi intrappolati in due musi invisibili ed è opprimente perché voglio poter giocare e commettere i miei errori se sbaglio. Riguardo questa parte del gameplay si collegano gli enigmi ambientali presenti nel gioco, che non riesco nemmeno a considerarli veramente come tali da quanto sono banali. Basta un'occhiata e seguire l'unica strada possibile, non c'è mai un vero momento in cui il giocatore deve fermarsi per riflettere sul da farsi per sbloccare una determinata porta, tutto è segnato e basta veramente fare due più due per portare al termine qualsiasi "enigma". Fasi stealth, anche nel primo capitolo il gioco ti permette di approcciarti ad essere un'ombra e agire come il più letale assassino, qui hanno aggiunto, però, dei momenti in cui devi per forza utilizzare questo metodo. Una variazione al gameplay per non rendere monotono il gioco forse, però sono state una pugnalata al cuore anche per me, che non amo per niente il genere, ma che comunque ho avuto piacere di provarne di svariati e differenti
tipo di stealth game, per poter un attimo capire come si fa e come ci si muove. In questo caso mi ha proprio lasciato male, come se hanno dovuto inserire queste parti per forza, anche se stonavano con il resto (visto che per tutto  il tempo siamo il Rambo della situazione), con in questi casi nemici dalla vista a raggi x che ti vedono ovunque tu sia, e sentono ogni minimo battito del tuo cuore, dove anche se il tuo bersaglio non è visto da nessuno comunque i suoi compagni vedranno e ti daranno la caccia. E' fortemente mal bilanciato, pensate ed evitabile. Restando nel discorso durante l'avventura ci verrà sempre fatto presente che possiamo premere il tasto R3 per poter avere un aiuto in più, con cui verranno illuminati i punti della zona importanti e i nemici che cambieranno colore a seconda se sono visti o meno da altri. E' un aiuto in più, ma non è essenziale vista anche la facilità del gioco in se. L'ultima fase del gameplay che ho piacere (per modo di dire) di citare è il nuoto. Nel primo capitolo del reboot è stata una mancanza almeno da me molto sentita, per abitudini e perché io amo alla follia nuotare all'interno di un gioco. Mi viene veramente male pensare che avrei preferito sinceramente non trovare questo plus se avessi saputo che sarebbe stato così brutto. Il non credo sia possibile che in questi anni il sistema di nuoto possa avere questa grave lacuna, è estremamente fatto male, le animazioni sono pessime, le immersioni (senza l'apparecchio per respirare sott'acqua) non ti permette di capire realmente quanto puoi stare sotto, spesso e volentieri Lara si blocca sott'acqua senza nessuna possibilità di riemergere, farla nuotare più velocemente è una tortura per gli occhi e in generale non ho mai, ma proprio mai in nessuno gioco a partire dalla ps1 visto un sistema di nuoto così mal concio, così pessimo e brutto. Mi è sembrata la più grande presa in giro di tutto questo titolo, una barzelletta, un dover per forza buttarci dentro qualsiasi cosa e non riuscirne a fare neanche una di decente. Ed è questo il problema più grave di questo gioco, fallisce in tutto, quel poco di buono che ha non è sufficiente per far rendere bello questo gioco. Ma questo è solo l'inizio.


Trama. La giovane ed impavida Lara continua le ricerche del padre e si mette alla ricerca della sorgente della vita, che renderebbe immortali, mentre la cerca una società chiamata Trinità cerca in ogni modo di ostacolarla per trovare questo artefatto prima di lei e dominare il mondo, forse. Come incipit ci sta, niente di eccezionale, niente da far gridare alla trama del secolo, ma visto il genere di gioco e la salsa "avventura con archeologo" ci può stare benissimo, e anzi in questo modo viene citato il padre, personaggio che mi attira parecchio. Il problema è che è la fiere della banalità mascherata di epicità. Durante il gioco ci sono vari colpi di scena che dovrebbero far stare con la bocca aperta, ma è tutto tremendamente ovvio e scontato che non emoziona minimamente, ma anzi lascia parecchio amaro in bocca. Continuo a ribadire che per me il vero colpo di scena è stato scoprire che Ana è la sorella e non l'amante di Costantin, che viene detto quasi per caso, senza troppi fronzoli e senza preparare il colpone. Un informazione da niente che mi ha sorpreso più del finale e del dopo finale del gioco. Visto come già dicevo il forse taglio cinematografico del gioco si poteva giocare di più sui colpi di scena, sul creare l'effetto giusto per lasciare dentro qualcosa. E invece niente, abbiamo personaggi che entrano in scena solo per essere pedine sacrificabili, amici che diventano sorprendentemente nemici e nemici che diventano nostri alleati. E' una storia molto breve che corre troppo, non lascia il tempo di respirare e assimilare, ma effettivamente non c'è niente da assimilare. E' deludente, e se il
gameplay non regge, la trama neanche che cosa rimane a questo gioco? I personaggi? No, anche qui troviamo varie persone del tutto anonime che tempo due giorni verranno dimenticate, non vengono minimamente approfondite non hanno niente di eccezionale, e non hanno niente di speciale da dire. I nemici si divideranno in soldati e soldati immortali, che di immortale hanno solo il nome. Perché parliamoci chiaro per tutto il tempo vengono citati questi incredibili uomini che proteggono la sorgente, indistruttibili e inarrestabili, ma che di sostanza qualche colpo di pistola e vanno giu senza spiegazioni. Col finale e la distruzione della pietra si vede che si vaporizzano all'istante perché creati e tenuti in vita con quella e perché allora non mettere che Lara trova un frammento di pietra e che quindi grazie a quella riesce a scalfirli? Non mi sembra così azzardata come storia, o un altro artefatto che fa la medesima cosa. Perché buttare un'informazione se poi è falsa? Perché fare le cose a caso senza un minimo di coerenza? Mi fa arrabbiare questo comportamento, perché mi rendo conto che bastava veramente poco per giustificare questa azione, che è semplicissima sia chiaro, che potrebbe essere una cazzata, ma che comunque la trovo insensata. Nel gioco troviamo come nel primo animali da squartare per raccogliere risorse e migliorare il nostro equipaggiamento. Per il resto non c'è altro, giusto in finale troviamo una boss fight che è stata più semplice di sconfiggere un nemico normale, che è stata la tristezza più grande e che mi ha portato all'esasperazione perché  mi ha dato il colpo di grazie con questo prodotto assolutamente vuoto. Non ha un anima, non punta ad eccellere in niente, ha solo un bel nome per vendere e basta.


Parliamoci chiaro, almeno due pregi li ho trovati, come già dicevo non sono sufficienti a reggere in piedi questo titolo, ma è sempre meglio di niente. Il primo è il comparto grafico, è una gioia per gli occhi, tanto dettagliato e reale. Guardare gli affreschi sul muro, o resti di civiltà o la vegetazione in generale è stato veramente meraviglioso. Si vede chiaramente una cura quasi maniacale per i dettagli, ed hanno fatto un lavoro sublime. Altro pregio è il sistema di imparare le lingue, non è necessario al fine della
trama, ma devo dire che l'ho trovato molto curioso e geniale. Però non bastano queste due  cose, non si può fare un gioco solo per la grafica, non ha senso farse un prodotto in questo modo. In realtà il senso lo ha, vendere e far soldi nel modo più facile possibile, ma è di una tristezza infinita. Mi sento presa in giro, mi sento delusa come non mai, sento quanto si stia sprecando questa grande opportunità di creare un buon gioco e mandare avanti una nuova saga. Quest'anno è iniziato nei peggiori dei modi con questo titolo, il filmato dopo i titoli di coda mette le basi per il prossimo capitolo e vedremo come sarà. Perché dopo questa delusione continuerò prenderò il prossimo? Perché sono una fan nostalgica che vuole illudersi, che coltiva ancora una speranza di trovare non la vecchia serie, ma un nuovo gioco che possa essere degno di portare il nome Tomb Raider e infine perché mi sento di poter dare il beneficio del dubbio ancora una volta.

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