martedì 10 gennaio 2017

Piccole riflessioni sull'oggi


Piccole riflessioni generali su un mercato sempre più in crescita e sempre più in crisi, ma non per crisi economiche (anche se non mancano), ma anche crisi di idee, di tempo, di tutto. Più si va avanti e più i valori che trovavi in un gioco iniziano a perdersi nell'aria, iniziano a diventare solo fumo e di fatto nascono sempre più prodotti belli, godibili, ma estremamente freddi e vuoti. I tempi cambiano le generazioni cambiano, i gusti cambiano, le richieste cambiano e tutto questo può portare benefici, ma anche danni ad un settore sempre più in crescita. Ho deciso quindi di affrontare alcuni temi che di recente mi è capitato di discutere, sono argomenti legati e no, sono piccole riflessioni personali da una piccola ragazza con tanta voglia di chiacchierare.


Per quanto riguarda i prezzi in generale. I giochi sono da sempre cari anche quando eravamo piccoli, ma li compravano mamma e papà che dubito fortemente ci dicessero i prezzi (anche perché chissenefrega si gioca!) idem per i giochi della generazione ps2 e andando avanti. E forse prima non avevamo magari la mentalità da dire questo costa troppo, aspetto di trovarlo a x prezzo anche perché se ne prendevano generalmente meno, per la maggiore regalati e quindi ci poteva anche stare spendere tantino. Per la mia esperienza vedo che con la ps1 appena è uscita la modifica i miei hanno provveduto a farla e ricevevo più giochi masterizzati che originali. Con la ps2 è stato il pessimo periodo del porta dentro un gioco per prenderne un altro, pessimo perché ho dato dentro troppa roba che ora mi piacerebbe rigiocare. Con la ps3 sono entrata nella fase i giochi me li piglio io e quindi erano a prescindere pochi perché se non erro la mia paghetta era da 20 euro al mese, e doveva bastarmi per tutto (e solitamente finivano per le riviste, troppe riviste sui videogiochi che pigliavo). Ora invece che bene o male ho un gruzzoletto tutto mio acquisito dai pochi mesi di lavoro, sono diventata parecchio tirchia e a caccia dell'offerta perché so che se spendo troppo a caso i soldi finiscono, e oltre che non mi servono solo per divertirmi mi servono anche per uscire, eventuale benzina e comunque per emergenze e so che tanto non trovo un lavoro facilmente. Quindi non sono d'accordo che ora i giochi sono più cari, mi ricordo quando usci il secondo capitolo di kingdom hearts che lo pagai 60 o più euro, come più o meno pago i giochi ora (quelli che alla fine non compro realmente, perché attendo un abbassamento del prezzo).

Per quanto riguarda il non trovare un gioco da fare. A me lo fa proprio capire che se non avessi vinto la ps4 probabilmente ancor ora sarei combattuta sul prenderla o no, perché cosa realmente mi farebbe comprare la console? Quale gioco? Abzu? Forse sì, ma non ne sono nemmeno così convinta. È una generazione che, per me,  non sta partendo, si va a piè pari a riportare il passato con una grafica più carina ed è raro trovare nel mondo occidentale qualcosa di fuori di testa e innovativo. Si spera sempre in un cambiamento, ma ormai i videogiochi non sono più di nicchia e devono vendere, quindi perché non vendere facilmente il solito cod che non una saga nuova e originale? Col primo vai sul sicuro, a prescindere vende, il secondo è un azzardo perché lo apprezzerà il pubblico oppure no? Boh. Ma poi i publisher mi faranno fare un titolo del genere? Perché alla fine sono coloro che pubblicano che hanno sempre più mano nel gioco e loro finanziano e danno il tempo, ma se io creatrice voglio creare una bomba perché devono tapparmi le ali? Perché un altro caso alla Kojima? Alla ffxv? La parola d'ordine è vendere tanto il prima possibile e la qualità, be c'è tempo per quella.

Altra piccola cosa che ora mi preme dire: vedo andar contro agli indie game, ma io me ne chiedo proprio il motivo, per me sono quelli che sperimentano di più, che creano progetti particolari e spesso fuori dagli schemi, ma sono solo fatti da pochissime persone. E allora? Tutti i giochi che conosciamo ora all'epoca sono stati creati da piccoli gruppi di persone, leggendo il libro sui 20 anni di Tomb Raider racconta la nascita che avvenne con 7/8 persone che non avevano la minima idea di cosa fosse il 3d ma che impararono a manipolarlo con programmi etc mentre crearono il primo capitolo della nota saga. Poi ovvio che col tempo lo studio se fa soldi cresce, ovvio che in mezzo al mare indie c'è troppa spazzatura, ma ci provano, cercano anche minimamente di cambiare le carte in tavola e o la va o spacca. I titoli tripla A sono sempre più spesso pretenziosi prodotti senza anima dove al giocatore è richiesto fare sempre meno, deve sempre mettersi meno in gioco, ma se poi un titolo cerca di cambiare le carte in tavola e fa successo poi tutti lo faranno in quel modo (come dark soul, che ora tutti del genere sono con sistemi simili, perché vende) e si ritorna al punto di partenza.

6 commenti:

  1. io cerco giochi con una bella storia, poi guardo il gamplay e per ultimo la grafica.

    inoltre col poco tempo che ho sono passato dai gdr alla final fantasy ad uncharted, perchè potendo giocare solo un paio di ore al giorno avrei passato 6 mesi davanti ad un gioco. rimpiango i gdr ma cerco di non prendere tutto, per esempio mi sto trattendendo fortissimo dal prendere the witcher 3.

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    1. Ciao Aurora, grazie del commento :)

      Io vado un po' più ad istinto, e apprezzo anche giochi senza trama, cerco magari titoli che riescano a sorprendermi in qualcosa. Ma anche per me la grafica è all'ultimo posto.

      Una buona scelta, e devo farti i complimenti per la forza di volontà al tuo posto credo che rinuncerei dopo due giorni!

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    2. The Witcher 3 l'ho iniziato mesi fa ed ancora sto alle fasi iniziali, troppo tempo..

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  2. Già, adesso i giochi costano penso molto meno, su PC non si superano i 40-50€ già dal Dayone, per poi arrivare ai pochi euro se non gratuiti. Su console il retail resiste ancora ma girovagando sul web si trovano prezzi sempre interessanti.
    Su PS4 però di simili ad Abzú ne abbiamo credo, inteso come stile di gioco, grafico e poetico, Journey, The Vanishing of Ethan Carter ecc..
    E gli indie, molti dei giochi che più mi piacciono sono indie, mi viene subito in mente To The Moon con una trama semplice ma fantastica, e poi Outlast che compete con i migliori survival horror.

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    1. Per non parlare delle offerte sui preorder, sono riuscita a recuperare sia rise of tomb raider che finsl fantasy xv a 30€ l'uno. I prezzi sono molto variabili, ma anche noi compratori abbiamo occhi più aperti per eventuali offerte.

      Ho citato Abzu perchè per me è la mia killer app, cioè quel gioco da invogliarmi a comprare la console perchè sono molto legata al tema marino. Diciamo che sia un caso quel genere, che comunque apprezzo molto.
      Bellissimo to the moon e outlast mi piacerebbe davvero provarlo, ma sono una fifona. C'è da dire però che guardando un attimo il genere horror mi sembra che stia andando avanti più tramite indie che con studi più grandi, ma potrebbe essere solo una mia impressione. In ogni caso, grazie per il commento!

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  3. su pc il discorso prezzi è abbordabile. sui 40/50 € e dopo qualche mese li trovi alla metà.
    io sono possessore di un ps4 (e ps3 e pstv) e un gioco al day one costa 70€, alcuni famosi non si abbassano di prezzo per anni. gtaV per ps4 lo si trova ancora a più di 60€.
    io vado quasi sempre sull'usato, e di solito prendo giochi per la ps3 poichè per la ps4 di titoli validi ne conto molto meno.

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