Non sapevo che
guardare, ho sfogliato e risfogliato la collezione di serie tv su Netflix e
ancora non sapevo cosa scegliere. Sono una che va molto a periodi e mi da
fastidio magari vedere qualcosa che finisco con lo disprezzare solo perché mi
sto sforzando di vedere. Ma di cosa avevo voglia ora? Non lo sapevo. Avevo
appena terminato midnight diner, una serie molto rilassante giapponese e ora
c'era il vuoto. Alla fine mi sono buttata a caso su Broadchurch, sere che
conoscevo come: giallo, Tennant stronzo. Non sapevo altro e sinceramente meglio
così. La prima stagione l'ho divorata, otto episodi da una quarantina di minuti
l'uno in 48 ore, forse anche meno. Non voglio che questo sia un vanto, ma solo
per far capire quando mi ci sia chiusa e io coi telefilm ho sempre un rapporto
altalenante con partenze in quarta e poi mi ci vogliono settimane per
concludere, questa è un'eccezione.
Da qui iniziano gli
spoiler, a vostro rischio e pericolo.
Broadchurch è una
piccola città costiera inglese nel nulla, una piccola comunità nella quale
tutti si conoscono, tutti vivono pacificamente e nel quale di punto in bianco
la tranquillità viene spezzata dall'omicidio dell'undicenne Danny. Il telefilm
segue tutto il caso ed episodio dopo episodio si scoprono fin troppe verità
nascoste agli occhi di tutti. Gli abitanti sono sempre tentati a celare le loro
vite per mantenere quella maschera di perfette famiglie felici e questo
intralcia non poco gli uomini della polizia che vorrebbero solo fare il loro
mestiere. Ma parliamoci chiaro, senza segreti sarebbe durata si e no quattro
episodi. Però il telefilm ti porta a sospettare di chiunque, ti porta a puntare
su chi vogliono loro per poi sbagliare e brancolare nel buio insieme ai
protagonisti, fino all'ultimo episodio in cui la verità viene a galla e
fidatevi mi ha letteralmente spiazzata. Per tutto il tempo mi sono continuata a
chiedere come ci si possa non accorgere di certi avvenimenti. Ad esempio: se io
uscissi di notte senza dire niente a nessuno sono praticamente certa che al mio
ritorno i miei verrebbero a saperlo. So che non posso esserne certa al 100%, ma
ho la sensazione che sia così e questo telefilm si basa pesantemente sul fare,
uscire, vedere di nascosto. Per quanto riguarda i vari personaggi li ho trovati
credibili e ben caratterizzati anche se praticamente tutti hanno la puzza sotto
il naso. Inizialmente ho detto che sapevo che Tennant era stronzo, o almeno ho
sentito dire che lo definivano così e devo dire che erano sciocchezze. E' un
ottimo personaggio quello che interpreta, ed è quello che più mi è sembrato giusto nel suo ruolo. E' un caso
difficile e triste ed è normale che lui sia distaccato, in più è l'estraneo
della situazione e trovo giusto che non si faccia prendere dai sentimentalismi.
E' un poliziotto e fa il suo dovere, ma non è solo quel pezzo di ghiaccio che
vuole mostrare di essere, anzi ci sono svariate scene che mi fanno solo provar dolcezza
per lui e una voglia matta di abbracciarlo.
La seconda stagione
è stata straziante, mi ha tenuta col fiato sospeso. Ad ogni episodio che vedevo
il nodo alla gola che provavo aumentava d'intensità, è stato davvero troppo
quello che ho visto. La stagione si occupa di due punti importanti: il processo
e il vecchio caso dell'ispettore Hardy. Entrambe le faccende complesse, con
troppi buchi da dover colmare, troppe bugie, troppe cose non dette, troppe
mezze verità, troppo… Ma alla fine la giustizia verrà fatta, no, non ti da
nemmeno questa soddisfazione. La trama si snocciola tristemente, è pensante ed
è fin troppo reale. Anche scrivendo queste poche parole e riascoltando la
magnifica e malinconica colonna sonora mi fa star male. Viene trattato un
argomento per me difficile, non è semplicemente il solito caso da risolvere, in
qualche modo in telefilm ti fa immergere nel suo mondo, ti fa coinvolgere o
forse è meglio dire stravolgere. Qui non ci sono eroi, non ci sono persone
incredibili, ma solo esseri umani fragili che si spezzano minuto dopo minuto.
Durante il processo sono stata male per Ellie, già dalla prima stagione, dal
primo episodio, si dimostra un personaggio che non sa trattenersi. Mi spiego
meglio: quando vede il ragazzino piange, quando vede i coniugi spezzarsi piange. E' tanto emotiva, non ha
quella freddezza tipica del poliziotto ed è estremamente normale, reagisce come
uno di noi potrebbe reagire e sta male. E' un ottimo personaggio, ma nella
seconda stagione viene letteralmente massacrata. Le vengono addossate troppe
accuse, viene tradita da tutti, messa contro tutti, però, si rialza e tira
fuori tutto il suo carattere. Prende finalmente coscienza di chi è e di quello
che succede e prende in mano la situazione rendendosi migliore di chiunque
altro per la forza che dimostra. Nel mentre del processo, come dicevo poco fa,
Alec ed Ellie cercano di risolvere un vecchio caso di Hardy. Arriveranno nuovi
personaggi e anche qui non mancheranno falsità e i colpi di scena. Un caso
orribile, un caso chiuso troppo frettolosamente che aveva solo bisogno di un
personaggio esterno alla vicenda per poterlo risolvere.
Broadchurch mostra
vari tipi di amore, quello della famiglia, quello fra coniugi, quello malato e
disperato. Ci mostra come la vita di una tranquilla città possa essere spezzata
nel giro di un secondo, mandando a quel paese amicizie e rispetto. E' una serie
veramente dura, pesante, angosciante eppure appasiona come non mai. Mi ha
lasciato un grande interrogativo: come fanno gli avvocati a difendere un
assassino? Come poi possono dormire la notte sapendo questo? E' solo un lavoro?
Succede solo nei film? Non credo… Non lo so, ma è triste, fa arrabbiare e stare
davvero male. E se questa serie tv mi fa stare così io non immagino nemmeno
come potrebbe distruggermi nella realtà.
Guardatela, amatela,
odiatela, aspettate con me la terza e ultima stagione.
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