Il finale, la
conclusione, chiamatela come vi pare. Sta di fatto che ultimamente vedo troppe
opere che cadono nel finale, che mi deludono proprio là. Che sia un libro, un
videogioco o un film, mi sta capitando troppo spesso. Mi viene da chiedermi il
motivo, possibile che il mio gusto sia cambiato così tanto, che sia diventata
troppo esigente? Oppure cosa potrebbe essere? Sfortuna nella scelte delle
opere? O un cambiamento improvviso?
Come dovrebbe essere
una conclusione? Ci potrebbero essere svariati finali, c'è quello tronco,
quello aperto, quello lieto, ma deve essere una fine. E se un autore non sa
come finire un'opera come fa? E se non ci può essere un fine, o si è obbligati
a finire nel corso? E' la storia che ci dice quando è concluso, o siamo noi?
Dobbiamo mettere in conto quello che si aspetta di vedere la gente? Facciamo di
testa nostra? E se non viene recepito come intendevamo? E se non piace? A volte
anche mentre scrivo i post per questo mio angoletto sperduto del web vado in
crisi col finale. Perché magari non ho altro da aggiungere al discorso e i miei
pensieri si bloccano improvvisamente e le mie dita non sanno più che tasti
digitare. Ma non posso neanche interrompere così senza una fine. Una fine ci
vuole quasi per forza, oppure è come un andar via senza salutare.
Ma finché sono qua,
che io finisca troncamente oppure no non cambia molto, perché sono pensieri, e
sono fatti anche così, incompleti. Ma un opera dovrebbe averlo, e deve essere
potente. Ma anche se è sotto tono a volte non stona, dipende dal resto. Ma se
viene recepito come forzato? Se è forzato veramente ha senso di vederlo? E un
finale si deve sentire, deve darti quella sensazione che sta per arrivare, a me
piace quella sensazione di curiosità mista a malinconia che mi fa fermare e
guardarmi indietro e dire "sto finendo". E hai un flashback di tutta
l'avventura di tutto il percorso e poi cambia, ti sbalordisce e ti spiazza. Un
finale può cambiare completamente la visione di un opera, potrebbe migliorarla
oppure peggiorarla, potrebbe mantenere lo stesso registro, potrebbe lasciare
più dubbi che soluzioni. E potrebbe anche arrivare quando meno te lo aspetti e
stupirti, farti piangere e rattristarti per quelle due parole, o una sola, a
seconda della lingua.
Per me il finale è
importante come un inizio, come il centro dell'opera, solo che le prime due ha
sempre la speranza che potrebbe migliorare col tempo. Ma col finale non si può,
perché quando arriva poi non c'è altro. E si spera sempre di trovare quei finali
che ti lasciano un vuoto assurdo dentro, che ti fanno godere appieno l'opera e
che finiscono per essere ricordati per sempre.
Sicuramente un discorso che riguarda una grande vastità di generi, fra cui giochi, fumetti, libri, film o cartoni.. Succede spesso di trovare queste trame appassionanti che poi alla fine ti lasciano con un amaro in bocca neanche avessi mangiato del caffè crudo :c
RispondiEliminaIl brutto è che spesso il finale racchiude interamente ciò che ne penserai dell'opera in generale, che sia stata stupenda o pessima, il finale vale veramente troppo per tirarlo via..
Tipo faccio un esempio opposto: la saga di Saw l'enigmista a parer mio nel complesso non è che sia proprio da oscar.. Sono carine le trappole e alcuni momenti di tensione, ma niente di che.. Però! C'è un però, sopratutto i primi 3 capitoli finiscono in un modo leggendario.. Hanno un finale che ti fa rimanere incollato dall'inizio della scena finale ai titoli di coda! Qui hanno saputo rendere un film "pacchiano" come uno splatter del genere, in qualcosa di veramente più evoluto..
Insomma sono d'accordissimo con quello che dici :) un finale buono serve eccome in un film..