martedì 8 settembre 2015

Piangere in una notte di pioggia scrosciante


Uhm, questi titoli troppo lunghi.

Comunque, di recente ho completato "Pokèmon mystery dungeon squadra rossa": giochino bellino per gameboy advance. Ricordo che una vita fa lo avevo iniziato, ma ero nel periodo "inizio tutto e non finisco niente" e quindi non ho mai saputo il finale. E finalmente ora che ho concluso posso darmi della scema perché è un gioco che ha saputo davvero prendermi bene.

Di pecche però ne ha una che a volte mi ha un po' pesato: il gameplay è un po' monotono e ripetitivo e dopo un po' annoia. I dungeon si fanno sempre più lunghi, ma bene o male sono sempre strutturati allo stesso modo.


Ma quest'oggi non sono qui per parlarvi del gioco in senso stretto, ma di quello che mi ha fatto provare. Questo spin off, di una saga di cui ho giocato svariati capitoli, ma che giocavo per il gameplay e per i mostriciattoli carini e non per la trama, mi ha sorpreso. E' riuscito a commuovermi. E io sono una tipa dal cuore di pietra, perché non è semplice farmi commuovere per un'opera, che neanche i film come "alla ricerca della felicità" o "io e Marley" mi hanno fatto scendere la lacrimuccia. Però questo gioco nella sua semplicità ci è riuscito, forse anche perché non mi aspettavo questo risvolto sentimentale, non mi aspettavo altro che un gioco per bambini, divertente, ma nient'altro.

Mi sorprende come questo media riesca a sciogliermi più di molti altri, ma sarà che mi rende protagonista, che do una mano a completare l'avventura. E ho capito che non solo giochi maturi con storie strappalacrime o morti di personaggi magnifici può scatenare la reazione emotiva. Tutto questo mi porta a pensare a quando meraviglioso sia questo media e quanto la mia passione cresca gioco dopo gioco. I videogiochi hanno potenzialità talmente grandi che mi lasciano a bocca aperta sempre! E non solo graficamente, che non credo mi abituerò mai alla next-gen sotto questo punto di vista, non perché non mi piace, ma solo perché mi impressiona e rimango sempre stupefatta. Però anche sul campo emotivo, sono e continueranno ad essere tizzoni colmi di sentimenti che non vedono l'ora di buttarsi e lavare il videogiocatore di turno spiazzandolo e facendolo innamorare sempre di più di questo media. Ma bisogna avere un cuore aperto per riceve tutto questo, bisogna lasciarsi andare, bisogna trovare i giochi che sanno davvero dare emozioni, emozioni che rimarranno anche negli anni a venire.

Non potrò mai smettere di amare questo media, mai e poi mai.

6 commenti:

  1. Bella recensione come sempre! :D
    Penso che Mystery Dungeon sia la saga spin off che più preferisco della serie Pokèmon..
    Quando lo giocai la prima volta, neanche io mi aspettavo avesse una trama così "profonda" (sempre parlando di Pokèmon) rispetto ai classici giochi, anime o quant altro!
    Sarà che ho sempre adorato il crossover fra personaggi "infantili" e storia "matura", ma non posso proprio resistere a questa pazza fusione :P
    (Lo stesso vale per giochi come Kingdom Hearts u.u)

    Passando ai consigli :P adesso dovrai giocarti anche Mystery Dungeon: Esploratori del Cielo!
    Questo ti assicuro che ha una storia decisamente più calamitica fin dall'inizio, con un finale (e non solo quello) ancor più strappalacrime! :'D

    Comunque adoro che nei giochi che tratti non parli quasi mai del lato tecnico, ma descrivi e esprimi quello che ti hanno trasmesso :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sarebbe una vera e propria recensione, diciamo che questo gioco mi ha fatto riflettere sull'argomento emotività e non potevo non renderlo pubblico!

      Grazie mille per il consiglio! Lo apprezzo molto e lo inserisco nella mia infita lista di giochi da fare, grazie!

      Beh sono contenta che ti piaccia questo "stile", alla fine scrivo quello che direi se trovassi una persona di fronte e sinceramente non riuscirei mai a parlarne in modo tecnico e specifico, ma gli racconterei quello che mi ha lasciato il gioco che sia amore, rabbia, tristezza o altro. Alla fine se avessi voluto essere tecnica e seria non avrei mai aperto questo posticino, perchè ci sono fin troppi siti competenti al riguardo e non potrei mai paragonarmi a loro visto che in moltissimi lati sono ignorante. Quindi mi limito a scrivere come viene, così evito anche di stressare mia mamma con i miei continuii discorsi senza capo ne coda a tema videoludico!

      Elimina
  2. Modesta come sempre, ma comunque ben venga il "posticino", che consente di discutere e condividere un interesse.

    Io ho trattato molto i videogiochi anche sul lato "tecnico", ma anche nel farlo non mi sono mai veramente disinteressato a quello che è il "messaggio", negli anni divenuto sempre più significativo e corposo, che un videogioco può riuscire a trasmettere. Oggi come oggi un videogioco può, se ben realizzato, non avere nulla da invidiare ad un libro o ad un film, come contenuto narrativo, rimanendo però un'opera interattiva; quindi in un certo senso "con una marcia in più" anche se, inevitabilmente, più dispersiva narrativamente.

    Ammetto di essere sempre stato abbastanza ignorante in materia di Pokemon, ma diciamo che in genere i gdr giapponesi si sono sempre distinti per le trame arzigogolate e brillanti, per i personaggi profondi e ben caratterizzati, capaci di trasmettere forti emozioni. Ne sono esempi fulgidi titoli come Final Fantasy VII, Xenogears o Lunar: The Silver Star Story. Cito questi tre perché, come hai detto tu, sono stati tutti in grado di commuovermi e farmi piangere, ad un certo punto della storia. Sono contento che questa esperienza, che finisce appunto per legarti molto di più al "medium" videoludico anche sotto un profilo emotivo, oltre che di puro intrattenimento, sia toccata anche a te ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non metto in dubbio che chi parla in modo "tecnico" provi e stesse cose che provo io, ci mancherebbe! Da un lato invidio il saper guardare l'opera anche in modo oggettivo, cosa che mi riesce davvero poco.

      Mi fa davvero piacere sentire la tua esperienza, di questi tre titoli conosco solo final fantasy, e lunar anche se non ho giocato a quel capitolo. Ma la curiosità nel scoprire cosa ti ha fatto commuovere mi fa proprio venir voglia di giocarli! Quindi grazie :)

      Elimina
  3. Che bel post, un ottimo spunto per riflettere :D
    Io forse sono un po' il contrario di te, nel senso che se tu hai detto di essere un cuore di pietra, di solito, io mi sciolgo con una facilità disarmante xD
    Ma comunque non tutto è in grado di commuovermi fino a farmi lacrimare davvero. In fatto di giochi, a parte vari capitoli di Final Fantasy e Kingdom Hearts (il primo, in particolare), non ce ne sono stati tantissimi a farmi questo effetto, ma comunque sono vari. Soul Sacrifice per Ps Vita, ultimamente, mi ha commosso in diverse situazioni, ad esempio.

    Ho sempre amato i videogiochi anche perché, in fondo, sanno trasmettere emozioni come una qualsiasi altra forma d'arte, alcuni almeno. Alcuni mi hanno fatto provare emozioni davvero enormi, e ancora continuano.

    In quanto a Pokémon... ho giocato molti dei capitoli principali, soprattutto quando ero piccola li amavo alla follia. Ma non hanno mai brillato per trama, il che è un peccato, perché con un po' di accortezze secondo me si potrebbe creare qualcosa di fenomenale. Iniziai Mistery Dungeon ma non l'ho mai continuato a causa del gameplay troppo ripetitivo e, di fatto, dall'inizio non mi aveva presa molto. Mi sono sempre ripromessa di riprenderlo prima o poi, e credo che tu abbia convinta ancor di più :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io amo quando succede sui giochi in cui non ti aspetti niente, perchè è tutto talmente improvviso che non puoi far altro che scioglierti!

      Assolutamente :)

      Sono d'accordo, come brand ha enormi potenziali e se basta anche solo metterci in mano una pokèball per divertirci e amarlo non oso immaginare con una storia più seria e articolata! Se ti ho convinta ne sono davvero davvero davvero contenta!!

      Elimina