martedì 11 aprile 2017

13 reasons why


Dopo così tanti giochi ritorno a parlare di una serie tv. Sto vedendo varie cose sia su netflix che altrove e attendo i prossimi arrivi come Doctor who. Non mi è per niente facile scrivere di questa serie, ma bisogna, ne ho bisogno di svuotarmi perché quello che viene raccontato è volutamente più pesante di quel che si possa aspettare ed è giusto così, deve essere così. Tredici tratta la storia di una ragazza suicida che lascia delle audiocassette in cui racconta le tredici ragioni del suo gesto. Non è per niente un argomento facile. La ragazza in questione è una liceale trasferita da poco in città, nella nuova scuola e affronta situazioni reali, attimi che ogni ragazza e ragazzo di quell'età può vivere. 

Si parla di bullismo e di cyberbullismo, amici, nemici, complessi, insomma le mille sfaccettature dell'adolescenza che possono essere vicine allo spettatore come estremamente lontane. Non dirò nient'altro della trama, non scenderò in particolari per on rovinare la visione, ma di una cosa sono certa: va visto. E' intrigante quanto un giallo, episodio dopo episodio la voglia di sapere cos'altro e chi altro c'è in mezzo a questa storia aumenta a dismisura. Questo grazie anche agli attori. Hanno svolto un lavoro eccezionale, sono realistici nelle reazioni, nelle espressioni. Ti fanno star male, ti coinvolgono. Hanno dovuto fare un percorso difficile e sono riusciti a rendere l'intera opera estremamente credibile. Ed è grazie ad un episodio speciale, in cui gli attori si mettono in gioco e parlano, discutono che ci mostrano il lavoro da loro fatto vogliono creare il dialogo, vogliono far riflettere sull'argomento perché ogni nostra azione ha una conseguenza e come vittime possiamo anche essere carnefici.

Mi ha colpito che in alcuni episodi ci sia l'avvertenza a scene violente, o comunque non adatte a tutti. Mi ha sorpreso perché ultimamente si vedono scene sanguinarie e spinte quasi ovunque senza avvisi, senza fermi ed è tutto sempre più esplicito. Però è giusto mettere un paletto, non a tutti piacciono o reggono determinati attimi. Ritornando alla serie ha un ritmo molto lento, se la prende con calma, con episodi lunghi , a volte magari anche troppo. Andare lentamente, però, aiuta ad assimilare scena dopo scena, per mostrare tutto, ogni dettaglio. E leggevo commenti del tipo che si poteva concludere molto prima, che non c'era bisogno di fare un gesto così forte e inutile. Ed è in parte vero, io sono contro il suicidio, ci deve essere un altro modo, ci deve essere qualcosa che possa aiutare. Ognuno, però, reagisce a modo loro a determinate situazioni ed alcuni magari non hanno la forza di rialzarsi e parlarne non è facile, non quando c'è sempre il dubbio di essere giudicati o anche solo criticati per delle azioni. Per questo la serie vuole sponsorizzare tutti i centri, tutte le associazioni che si mettono in ascolto per chi ha bisogno con numeri gratuiti. Il centro di questa serie è di parlare, di non tenersi tutto dentro, si può tutto superare se si chiede aiuto se si combatte il male che ci ostacola perché se non ci muoviamo contro il bullo X questo non solo farà del male a noi, ma magari anche ad altre persone e bisogna fermarlo e se nessuno dice niente questo non può accadere. E' difficile, è dura, ma non arrendiamoci, non poniamo fine alla nostra vita per colpa di qualcun altro.

Tredici mi ha lasciato molto dentro, e vedo con piacere che sta riscuotendo un discreto successo. Mi piacerebbe recuperare il libro, e sento più rumors riguardo una seconda stagione e spero con tutto il mio cuore che non esca mai. Ci sono dubbi, ci sono domande in sospeso, ma la storia è finita ed va benissimo così perché quello che doveva dire l'ha fatto e non c'è nient'altro da aggiungere.

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