Dopo così tanti
giochi ritorno a parlare di una serie tv. Sto vedendo varie cose sia su netflix
che altrove e attendo i prossimi arrivi come Doctor who. Non mi è per niente
facile scrivere di questa serie, ma bisogna, ne ho bisogno di svuotarmi perché
quello che viene raccontato è volutamente più pesante di quel che si possa
aspettare ed è giusto così, deve essere così. Tredici tratta la
storia di una ragazza suicida che lascia delle audiocassette in cui racconta le
tredici ragioni del suo gesto. Non è per niente un argomento facile. La ragazza
in questione è una liceale trasferita da poco in città, nella nuova scuola e
affronta situazioni reali, attimi che ogni ragazza e ragazzo di quell'età può
vivere.
Si parla di bullismo e di cyberbullismo, amici, nemici, complessi,
insomma le mille sfaccettature dell'adolescenza che possono essere vicine allo
spettatore come estremamente lontane. Non dirò nient'altro della trama, non
scenderò in particolari per on rovinare la visione, ma di una cosa sono certa:
va visto. E' intrigante quanto un giallo, episodio dopo episodio la voglia di
sapere cos'altro e chi altro c'è in mezzo a questa storia aumenta a dismisura.
Questo grazie anche agli attori. Hanno svolto un lavoro eccezionale, sono
realistici nelle reazioni, nelle espressioni. Ti fanno star male, ti
coinvolgono. Hanno dovuto fare un percorso difficile e sono riusciti a rendere
l'intera opera estremamente credibile. Ed è grazie ad un episodio speciale, in
cui gli attori si mettono in gioco e parlano, discutono che ci mostrano il
lavoro da loro fatto vogliono creare il dialogo, vogliono far riflettere
sull'argomento perché ogni nostra azione ha una conseguenza e come vittime
possiamo anche essere carnefici.
Mi ha colpito che in
alcuni episodi ci sia l'avvertenza a scene violente, o comunque non adatte a
tutti. Mi ha sorpreso perché ultimamente si vedono scene sanguinarie e spinte
quasi ovunque senza avvisi, senza fermi ed è tutto sempre più esplicito. Però è
giusto mettere un paletto, non a tutti piacciono o reggono determinati attimi.
Ritornando alla serie ha un ritmo molto lento, se la prende con calma, con
episodi lunghi , a volte magari anche troppo. Andare lentamente, però, aiuta ad
assimilare scena dopo scena, per mostrare tutto, ogni dettaglio. E leggevo
commenti del tipo che si poteva concludere molto prima, che non c'era bisogno
di fare un gesto così forte e inutile. Ed è in parte vero, io sono contro il
suicidio, ci deve essere un altro modo, ci deve essere qualcosa che possa
aiutare. Ognuno, però, reagisce a modo loro a determinate situazioni ed alcuni
magari non hanno la forza di rialzarsi e parlarne non è facile, non quando c'è
sempre il dubbio di essere giudicati o anche solo criticati per delle azioni.
Per questo la serie vuole sponsorizzare tutti i centri, tutte le associazioni
che si mettono in ascolto per chi ha bisogno con numeri gratuiti. Il centro di
questa serie è di parlare, di non tenersi tutto dentro, si può tutto superare
se si chiede aiuto se si combatte il male che ci ostacola perché se non ci
muoviamo contro il bullo X questo non solo farà del male a noi, ma magari anche
ad altre persone e bisogna fermarlo e se nessuno dice niente questo non può
accadere. E' difficile, è dura, ma non arrendiamoci, non poniamo fine alla
nostra vita per colpa di qualcun altro.
Tredici mi ha
lasciato molto dentro, e vedo con piacere che sta riscuotendo un discreto
successo. Mi piacerebbe recuperare il libro, e sento più rumors riguardo una
seconda stagione e spero con tutto il mio cuore che non esca mai. Ci sono
dubbi, ci sono domande in sospeso, ma la storia è finita ed va benissimo così
perché quello che doveva dire l'ha fatto e non c'è nient'altro da aggiungere.
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