martedì 21 giugno 2016

Hotel Dusk - Room 215


Come primo gioco sul nuovo ds fiammante non potevo non giocare questo titolo, mi ha da sempre incuriosita, e giocarlo su emulatori non gli rendeva giustizia, quindi ho atteso e atteso, fino ad ora.
Hotel Dusk è un'avventura grafica, in cui impugneremo la fidata console in verticale, come fosse un libro, e ci addentreremo in un giallo interessante. Questa recensione non procederà con una scaletta logica, ma voglio prima parlare degli aspetti di cui ho meno da dire, e lasciarmi all'ultimo la cosa più importante e che più mi preme parlarne.


Ordunque, colonna sonora molto piacevole, è assente il doppiaggio e se da un lato questa scelta mi è piaciuta perché rende di più nell'ottica del libro/fumetto interattivo, dall'altro mi è dispiaciuto per varie scene, come il semplice "bussano alla porta e dicono sono io", ma io chi? Oppure una leggera curiosità sulla voce del protagonista, che sicuramente sarebbe stata calda e profonda, ma non devo sognare troppo, ritorniamo alla recensione! La grafica è una delle cose che più mi hanno attratto e colpito di questo gioco: mezza fumettata e mezza in digitale, è affascinante e anche se può sembrare un'accoppiata un po' stonante a me non è dispiaciuta affatto, ma anzi le espressioni dei personaggi rendono veramente bene! Il gameplay è semplice, si esplora le varie stanze, si interagisce con le persone, si indaga, si risolvono qualche mistero e si cerca di non farsi buttar fuori, niente da dire al riguardo.

Rimane solo una cosa da dire, la componente principale su cui il gioco si sorregge: la trama (e di conseguenza i personaggi). Premetto che mi è piaciuta, mi ha appassionato e tenuto col fiato sul collo, mi ha invoglia a crearmi supposizioni, a ragionare su quello chi è tizio e caglio, su cos'è successo, sui motivi, mi ha preso veramente bene. Hotel dusk però ha anche qualcosa che a lungo andare mi ha un po' fatto cadere le braccia e sono le coincidenze. Non dico che non mi piacciano, ma sono veramente troppe, nel senso che il gioco si regge sulle coincidenze. Non mi va di anticipare la trama, non voglio dire niente, ma vorrei far capire solo questo mio pensiero che continuava a farsi strada ora dopo ora. I vari personaggi che si incroceranno in questo Hotel sono tutti legati fra loro, in qualche modo vengono tutti toccati nell'intreccio della trama, per poi quasi scoprire che tutto questo non è voluto dal caso, ma per una ragione precisa. Rimangono però troppe le coincidenze, e una persona molto puntigliosa potrebbe veramente pesargli tutto questo, e anche a me dopo un po' mi ha fatto esclamare "oh no, un'altra coincidenza, nooo". Inoltre lascia alcuni punti incompleti, e non dicono che fine hanno fatto determinate persone, ok ci sta un finale mezzo aperto, ma la curiosità mi è rimasta, e non ho nemmeno idea se ci sia un sequel oppure no. Altra cosa che mi ha un po' lasciato bene è stato il fatto che i personaggi che incontriamo alla fin fine hanno solo bisogno di parlare, e caspita quanto è vero, quante volte ho avuto bisogno di parlare, di raccontare qualcosa che mi è successo per capire come proseguire nella mia vita e io che sono una persona abbastanza chiusa e difficilmente mi apro per esprimere certi pensieri che mi deprimono, che mi tirano proprio giù. Però quando si trova la persona giusta, quella che t'ispira proprio fiducia, allora si ci si apre come un rubinetto e si capiscono tante cose che rimuginando in solitudine non arrivano. In questo gioco succede esattamente la stessa cosa, le persone vedono nel protagonista un uomo che ispira fiducia, uno sconosciuto che in qualche modo si sa che non ci giudicherà, ma che anzi capirà quello che non va e ci aiuterà chiedendo in cambio solo la verità, perché solo con lui potremmo essere sinceri.

Gioco ottimo, consigliatissimo soprattutto per chi piace il genere noir, sono contenta di averlo aggiunto alla lista dei giochi completati!

Nessun commento:

Posta un commento