Job: Killer is dead.
Una delle mie prime
recensioni fu proprio un titolo di Suda51, ed oggi ritorno con un altro loro
gioco, e anche questa volta sono rimasta colpita. Il design, le scelte
stilistiche sono pazzesche e tenebrose, ma è questa la particolarità che più mi
fa amare questo titolo. Non si vede spesso uno stile del genere, e per spezzare
ci sta benissimo, ma capisco bene che è un azzardo e può non piacere, anche
perché a volte risulta confusionario, troppo scuro, però si fa riconoscere
dalla massa e non è da poco. Il gameplay poi è veloce e divertente, mi piace
che "premia" le schivate con l'attacco speciale con sfondo diverso,
mi ha spronato decisamente tanto a giocare per bene perché era davvero utile!
Un'altra cosa che mi è piaciuta particolarmente è il tasto riprova alla morte,
dove spunta fuori la nostra fedele compagna e battendo i pugni sul petto del
protagonista cerca di rianimarlo, è davvero simpatico.
Una delle cose che
mi sono piaciute poco, è il nome del protagonista, Mondo. Mi fa stranissimo sentirlo pronunciare, e
solitamente non mi faccio problemi coi nomi, anzi spesso e volentieri neanche
mi rimangono in memoria, ma questo sarà la sua particolarità o boh, ma non mi
fa rendere il personaggio credibile diciamo, ma è sempre un dettaglio che va a
gusti, alla fine non è essenziale. Mondo è un killer di professione, e uccide i
demoni in un epoca futura alla nostra, dove ci sono viaggi turistici di piacere
dalla terra alla luna e viceversa. Il gioco è diviso a missione, o a contratti,
quasi tutti hanno storie a se stanti anche se certe continuano la storia
principale del gioco nel quale vedremo il nostro caro protagonista alle prese
col proprio passato ed un nemico poco vestito. Man mano che andremo avanti con
l'avventura si sbloccheranno missioni secondarie fra cui i contratti gigolò.
Questa sorta di gioco d'appuntamenti consisterà nel fissare la ragazza prescelta
per aumentare un indicatore, senza metterla a disagio, per poi conquistarla con
qualche regalino che acquisteremo dal negozio. Non è niente di complesso, ma
per spezzare tutta l'azione generale del gioco ci sta (e poi mondo è un bel
ragazzo). Anche la colonna sonora ha bisogno di una nota di merito, perché
accompagna in modo egregio tutto il gioco.
Un ultima cosa che
mi è piaciuta davvero davvero tanto è stata che il protagonista era consapevole
di essere all'interno di un gioco d'azione e quindi ci sono qualche battuta al
riguardo. Mi sorprende la naturalezza di questa azione, come se fosse ovvio che
loro sono all'interno di un videogioco e sfonda la quarta parete. In un certo
senso ci fa avvicinare ancora di più al mondo videoludico e ai personaggi al
loro interno. Consiglio questo gioco, per chi vuole qualcosa di particolare, di
divertente, rapido, demenziale, con del buon non sense. Consiglio questo gioco
a chi vuole un'avventura non lunga, ma che sappia prendere tanto e
appassionare.
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