martedì 21 luglio 2015

Majin and the forsaken kingdom


Uscito nel non troppo lontano 2010 per ps3 e xbox360 è stato da subito dimenticato dai più. Anch'io ho faticato a trovarlo in negozio e solamente quest'anno ho avuto la fortuna di poterlo avere e finalmente giocare.

Questa avventura con rompicapi mi ha da subito ricordato un altro titolo famoso: The legend of Zelda. Perché? Per il gameplay davvero molto simile. In Majin utilizzeremo un ladro che vuole salvare il proprio regno dall'oscurità, per farlo dovrà sconfiggere quattro guardiani e infine il Re malvagio. Alterneremo momenti esplorativi, combattimenti con vari nemici piccoli. Dovremo risolvere enigmi per proseguire e affrontare battaglie con i vari boss, nelle quali non basterà dare tante mazzate, ma anche usare la testa per capire le strategie giuste per sconfiggerlo. Cosa però differenzia questo gioco da quello più famoso?

Il coprotagonista. Se su Zelda ad accompagnarci abbiamo una dolce fatina in questo avremo il majin: una creatura leggendaria, forte, con poteri straordinari, puro come un bambino. Oltre al protagonista noi potremo anche controllare questa creatura grazie a semplici comandi come: segui, aspetta, attacca, agisci. Questo nostro compagno d'avventura sarà goffo e spesso inciamperà per la strada, sarà vivo e con una propria testa. Se vedrà nemici andrà ad attaccarli se non gli ordineremo il contrario, se si risolve un enigma esulterà con noi. Fra i due si instaurerà un forte legame, che man mano che si prosegue nell'avventura potrà rafforzarsi grazie a delle sfere rosse che riceveremo quando sconfiggeremo i nemici con attacchi combo. Oltre a queste palline rosse se ne ricevono anche di blu che serviranno a far salire di livello il protagonista.

Il sistema di combattimento è molto vario. Il protagonista come arma userà un ferro staccato dalle catene del majin quando lo libereremo inizialmente, in questo oggetto sarà infuso parte del potere del nostro amicone e grazie a questo potremo ferire e sconfiggere i nemici. Durante queste battaglie potranno uscire dei qte dove premendo il determinato tasto che uscirà sullo schermo potremo fare attacchi speciali con o senza il majin. Quest'ultimo oltre a dare calci e pugni, potrà ruggire e usare i suoi poteri speciali che altri non sono che attacchi elementali come tuono e fuoco. Questi poteri sono in tutto quattro e si sbloccheranno facendo mangiare a majin dei frutti. Durante l'avventura troveremo anche frutti più piccoli che serviranno ad aumentare le statistiche del coprotagonista, e possono andare dall'aumentare la vita, la forza o i poteri speciali.

La trama è semplice, ma riesce a conquistare. È una fiaba, parla di un regno nel quale all'improvviso viene avvolto dall'oscurità, facendo diventare tutti schiavi delle tenebre. In questo regno solo gli animali si sono salvati e pochi altri, tra cui il protagonista. Una sua particolarità è proprio quello di poter parlare con gli animali, e di conseguenza anche col majin. È un dono di poche persone e per questo tutti hanno paura di questa creatura leggendaria, perché non si capisce se le sue intenzioni sono buone o cattive. Lotterà per la salvezza del regno, ma finirà col perire e farsi intrappolare. L'avventura parte proprio con la sua liberazione. Purtroppo il lungo tempo passato in cella fa perdere la memoria al majin e sarà nostro compito fargliela ritornare. Il gioco avrà il ciclo giorno/notte e durante la sera possiamo trovare delle sfere gialle luminose, i ricordi. Raccogliendoli sbloccheremo un equipaggiamento speciale per il nostro protagonista. Comunque durante questo viaggio ne troveremo in vari scrigni sparsi nel regno, e ci aumenteranno le difese verso determinati nemici.

Le ambientazioni sono stupende e colorate. Viaggeremo in castelli, deserti, grotte, città, prati, cascate. La resa grafica è eccezionale, e soprattutto nei luoghi piovosi mi ha incantato. Il majin creatura provvista di erbetta gocciolava, al protagonista si vede come gli abiti sono pregni d'acqua. Insomma l'effetto è reso più che bene! È una gioia per gli occhi! Accompagnato anche da un'ottima colonna sonora.

Un dettaglio che mi ha particolarmente colpito di questo gioco è stato il game over. C'è ed è normale, quando si finisce la vita si muore. Ma non è una vera morte, il protagonista quando viene ferito non sanguina ma viene attaccato dalla tenebra appiccicosa, e più la vita scende più questa sostanza nera lo copre. Quando arriviamo al game over il protagonista è completamente inghiottito dall'oscurità, ma non è morto. Continua a vivere. Potrebbe essere un dettaglio sciocco, ma mi ha davvero stupito!

Consiglio caldamente questo gioco a tutti, anche se con cinque anni di ritardo bisognerebbe fargli avere il suo momento di gloria e tutti dovrebbero giocarlo. Anche perché di questo genere nelle console non nintendo si vedono davvero di rado.

2 commenti:

  1. Ok, a questo punto devo farmi una domanda. Perché non conoscevo questo gioco? E perché se lo sono dimenticato tutti quanti?
    Da come l'hai descritto, mi hai fatto venire una gran voglia di provarlo. Devo assolutamente annotarmi il titolo! *-*

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    1. Dire poca, ma troppo poca pubblicità. Io ho scoperto questo titolo quando è uscito tramite i cd con le riviste dei videogiochi, già col trailer mi aveva incantata. Poi però non l'ho mai trovato nei negozi e mi sento davvero fortunata ad averlo trovato di recente per puro caso!

      Io te lo consiglio, anche perchè ormai si trova a prezzi bassi (soprattutto online) e per me è un gioco che merita davvero :)

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