martedì 14 luglio 2015

Bad day


Che giornata, o che giornataccia dovrei dire. Parlo di ieri, parlo del mio compleanno. Non è stato niente di che, ogni anno che passa perde sempre più quella magia che alleggiava nella mia infanzia. Non festeggio più, i regali sono diventate semplici buste con le quali mi arrangio a prendermi quello che voglio. Il continuo ricevere notifiche di "tanti auguri" su facebook da gente con cui nemmeno mi parlo, che scrivono solo perché glielo viene ricordato. Insomma, alla fine è una giornata come le altre.

Se non fosse per un dettaglio.


Ieri ho scoperto come tutti, della scomparsa di Satoru Iwata. E' venuto a mancare l'11 luglio, ma la notizia è stata annunciata solo il 13. Solitamente queste notizie non mi toccano, perché le sento davvero lontane. In questo caso, però, ci sono stata e ci sto ancora tanto male. Da come si mostrava, mi è sempre piaciuta come persona, mi ha sempre dato l'impressione di semplicità, gioia e divertimento. Un videogiocatore che potrebbe essere paragonato ad ognuno di noi per la sua passione. Un uomo che ci ha donato i suoi figli che amiamo e ameremo per sempre.

I direct sempre così simpatici, anche se è capitato che non mostrassero cose interessanti. La dolcezza in cui li rappresentava, la simpatia, ed è riuscito anche a sorprendere. Il più recente trailer per super smash bros, nel quale lottava contro Reggie mi ha stupito. Non ci si poteva aspettare niente di tutto questo ed è stato incredibile. E questi gesti, queste presentazioni, che magari a molti potranno sembrare esagerate e pessime, a me mostrano quanta passione aveva per i videogiochi. E se anche la Nintendo negli ultimi anni non è sulla cresta dell'onda, e Iwata non ha fatto le decisione migliori, rimarrà sempre un uomo che stimo con tutto il mio cuore. E non lo dimenticherò mai.

Grazie per tutto.

3 commenti:

  1. (Mi tocca dividerlo in due parti perché non accetta più di 4096 caratteri)

    Finalmente qualcuno mi dà l'occasione di parlarne fuori dall'isteria collettiva. Sì, ok, ho messo la notizia quasi come un "fatto di cronaca" sulla mia pagina Facebook, ma non l'ho commentata.

    In altri ambienti, mi sono dovuto difendere dalla facile ipocrisia di tutti quelli che non sapevano manco chi fosse e si disperavano come se avessero perso un parente o da quelli che invece consideravano più importante il buttafuori del Grande Fratello (morto ieri anche lui e, per carità, massimo rispetto perché nella morte si è tutti uguali, ma se dovessi pensare per un attimo a chi dei due ha dato di più al mondo mi farei venire pochi dubbi ^^). Si tratta invece di un grande lutto che colpisce, nella sua interezza, il mondo dei videogiocatori. E dico "nella sua interezza" perché una mente così creativa, anche per chi non è fan di Nintendo, avrebbe comunque portato benefici anche agli altri semplicemente stimolando la concorrenza. E' il "videogioco tutto" che ci perde, e non poco.

    Dunque, ammetto che come Presidente di Nintendo Iwata ha fatto delle scelte che più volte ho contestato, perché alla fine sotto la sua direzione Nintendo si è comunque mantenuta su posizioni un po' troppo conservatrici e che l'hanno profondamente distaccata da un target di videogiocatori che comunque include anche me, con il risultato che non ho acquistato nessuna console domestica e giusto una portatile: il tutto con grande rimpianto. Quando è uscita Wii U ero quasi convinto che l'avrei comprata, perché avevo avuto l'impressione che finalmente la grande N si stesse riaccostando, pur mantenendo i riflettori puntati sui suoi brand di punta e sulle esclusive a cui siamo abituati, ad un gaming più "maturo" e "hardcore" con titoli come Deus Ex o Assassin's Creed. Ma è stato solo un fuoco di paglia, poi tutto è tornato più o meno come prima. Questo, però, per quanto riguarda il mio soggettivo punto di vista e un aspetto che, se vogliamo, potremmo definire marginale dell'operato di Iwata come presidente.

    [continua]

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  2. (Parte II)

    Sotto la sua direzione, per contro, Nintendo si è ripresa a buon diritto lo scettro di "pioniere dell'innovazione", proponendo per prima e in misura solo pallidamente contrastata dalla concorrenza, le più significative innovazioni nel campo dell'hardware come il motion control, il portable dual screen e il gameplay asimmetrico con Wii U e il suo paddone. Il tutto mantenendosi fedele a degli standard di qualità e di cura per il consumatore sconosciuti agli
    altri, tanto che le console Nintendo hanno comunque mantenuto il record di minor numero di "resi" o interventi in garanzia (in percentuale, quindi indipendentemente dalla base installata). Tutto questo ce lo farà ricordare come un grande visionario e designer, fra l'altro, capace di guardare e pensare in avanti.

    Come uomo e come comunicatore, ovviamente, non si può che parlarne nel migliore dei modi possibili. Ha sempre mantenuto un punto di contatto col pubblico all'insegna di gentilezza, simpatia e cordialità, con una immensa dignità della sua immagine pubblica e senza scadere nella volgarità e "caciaroneria" che i P.R.e direttori delle "controparti" hanno sempre più acquisito, in tempi recenti, presi dalla loro corsa alle vendite e dall'ansia da palcoscenico. Palcoscenico roboante dal quale Nintendo aveva sempre più preso le distanze, non rinunciando per questo ad omaggiare - con i vari Direct - i videogiocatori del giusto contributo informativo sulle novità e i prodotti in uscita o in lavorazione. Un'atmosfera più raccolta, rispetto ai grandi "show televisivi" della concorrenza, ma allo stesso tempo incisiva e amichevole.

    Ci mancherà molto, sotto tutti gli aspetti, e sono a lutto perché, oltretutto, se n'è andato troppo giovane e in un brutto modo. Speriamo che chi ne raccoglierà l'eredità sia all'altezza e nel frattempo, rendiamogli omaggio come possiamo.

    Continuando a giocare e non perdendo mai di vista l'importanza che il sogno, l'immaginazione e il divertimento portati dal videogioco assumono nella nostra crescita e nelle nostre vite.

    Mi dispiace molto che sia capitato nel giorno del tuo compleanno, ma se non altro dall'anno prossimo la ricorrenza sarà l'11 luglio, quindi sfasata di un paio di giorni.

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    1. Sei sempre il benvenuto! Leggere i tuoi commentoni mi riempe sempre di gioia, anche se l'argomento non è dei più felici.

      Ho letto anche del buttafuori, ma vedi? Come ho detto nel post non mi colpisce particolarmente, invece per Iwaka mi cambia davvero la vita. Perchè è in parte sempre presente nella mia vita di videogiocatrice.

      Sono davvero d'accordo con tutto, mi ha commosso anche quando ha deciso di abbassarsi il suo stipendio e non quello dei sui dipendenti. L'umanità di questo uomo è stata davvero grande e tanti dovrebbero prendere esempio.

      E' successo, anche se rimanesse il 13 alla fine non cambierebbe molto, visto che non sento più tantissimo questa festa. Ma è giusto che sia l'11.

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