martedì 31 marzo 2015

Prinny: Can I really be the hero?


Premetto che non ho mai giocato ad un Disgaea, e il mio primo approccio con questa saga è tramite l'anime. Già là mi innamorai follemente di quei strani pinguini e dopo aver scoperto che esisteva un videogioco con loro come protagonisti, mi fiondai in ogni negozio di videogiochi per recuperarlo. Niente, non riuscivo a trovarlo.  Alla fine mi dimenticai di questo titolo, ma dopo anni, eccolo che ritorna vivo nella mia mente e finalmente riesco a metterci sopra le mani.

Come già dicevo, il protagonista è un Prinny, un pinguino demoniaco con ali di pipistrello e un borsello alla vita. Questi esseri sono le reincarnazioni delle persone cattive (ladri, assassini, ect.) e saranno schiavi di altri demoni finché non ripagheranno il loro debito e si redimeranno. Alcune particolarità dei Prinny risiede nel fatto che se vengono lanciati all'impatto esploderanno e che alla fine di ogni frase diranno -dood (o nella versione giapponese -suu).


Il nostro protagonista sarà alle dipendenze di Etna, noto personaggio di Disgaea, che dopo aver scoperto la sparizione dei suoi amati dolcetti obbliga i suoi schiavi a prepararle il dolce supremo in un tempo limitato.
La nostra avventura ha così inizio. La trama semplice è legata ad un ardua difficoltà. In questo plantform in 2D a scorrimento orizzontale, possiamo scegliere due modalità: Standard (dove si muore dopo tre colpi) e Hell's Finest (si muore dopo un solo colpo). Entrambe le difficoltà metteranno a dura prova il videogiocatore perché i livelli saranno pieni di insidie e i boss belli tosti.

Graficamente supercolorato sarà una delizia unito da una colonna sonora frizzante. E' un gioco allegro, pieno di gag divertenti e imprevisti. La longevità non sarà delle più lunghe ma la rigiocabilità sarà accentuata da livelli e boss diversi alla seconda partita. Un ottimo titolo se si è alla ricerca di una sfida e di semplice divertimento.

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