martedì 10 marzo 2015

Nihilumbra




E se dal vuoto, dal nulla, dall'oscurità più profonda,  si staccasse un pezzetto e scapasse? Se si nascondesse, se cambiasse forma, se fuggisse da ste stesso, cosa succederebbe?

Questo è l'incipit di questa piccola perla, Nihilumbra, gioco per telefono, tablet e pc. Un piccolo platform, nel quale impersoneremo Born, un esserino che inizialmente avrà le sembianze di una gelatina per poi prendere quella di uno spaventa passero. Può muoversi e può saltare, ma poi scoprirà dei poteri dati da dei fiori colorati: l'azzurro farà scivolare, il verde rimbalzare, l'arancione sarà come colla, il rosso ferirà e il giallo darà energia.  Ogni colore lo riscalderà, lo aiuterà in questo viaggio, in questa lunga fuga contro quello che è, quello che non vuole più essere.
 

Il gioco è accompagnato da una colonna sonora malinconica e da una voce narrante calda e profonda che ci avvolgerà in questa avventura. I vari livelli non hanno un'ardua difficoltà, ma in alcuni punti dovremmo ingegnarci con i vari colori per poter proseguire. In più a fine gioco si sbloccherà una nuova modalità nella quale potremmo riaffrontare i vari livelli che però si presenteranno cambiati e più complessi per donarci una sfida in più.

Consiglio questo gioco perché credo davvero che meriti di essere giocato. Soprattutto perché nel vasto mercato mobile alla fine, anche se nascosti dalla montagna di giochi uguali, spuntano piccole perle. Titoli che magari lasciano qualcosa dentro, più profondi, che non sono solo un modo per ammazzare il tempo. Ti fanno riflettere sull'esperienza appena vissuta, ti fanno immedesimare nel protagonista, perché anche a noi può capitare di sentirci vuoti, depressi e cerchiamo di andare avanti. Fuggiamo da queste brutte sensazioni grazie a persone, istanti, sentimenti, colori e combattiamo per sentirci nuovamente vivi per combattere quell'istante. E poi i giochi dovrebbero renderci solo violenti, che sciocchezze.

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