Non mi sarei mai
aspettata di portare al termine questo gioco che iniziai quasi 4 anni fa,
proprio quando il blog era alle sue origini e devo dire che mi sto sorprendendo
di quanto tempo sia passato e da quanto tempo questo posticino sia in piedi, mi
sembrava davvero meno, ma mi rende davvero felice. Ritornando al gioco, ben 4
anni fa, lo inizia col pc, ma lo dovetti interrompere perché il mio partatilino
da metà in poi non riusciva a farlo andare, il computer è rimasto lo stesso, ma
ho avuto modo (grazie ad humble bundle) si riavere il gioco sul tablet e di
finalmente portarlo alla fine. Ricordo con amarezza l'attimo in cui scrissi nel
mio primo quadernetto, in cui ho iniziato a scrivere i post del blog, che non
potevo finirlo per colpa del pc. Trovare un opera che ci incuriosisce, e ha
quel qualcosa che ci attrae, ma doverlo interrompere per "cause di forza
maggiore" a cui non abbiamo possibilità di rimediare è straziante.
Cos'è quindi
Evoland, e perché mi ha lasciato così male non poterlo completare all'epoca?
Questo titolo ha una sua particolarità: ripercorre una parte dell'evoluzione
videoludica per riscoprirne i vari cambiamenti grafici, d'audio e di gameplay
nel corso degli anni. Si passa quindi dall'8-bit fino ad arrivare al 3d post
ps1. Questa evoluzione avviene durante il gioco aprendo degli scrigni che
troveremo nel nostro cammino. Alla fine ci troveremo con un gioco con ben tre
tipologie di gameplay: alla zelda, alla diablo e alla final fantasy. Tre stili
completamente diversi, ma uniti sotto un'unica anima. Ho citato quei giochi
perché non solo prende spunto, ma perché è un grandissimo tributo a questi
titoli di cui troveremo costantemente citazioni. C'è da dire comunque che si
tratta di un gioco molto corto, molto semplice e dalla trama quasi superflua
perché la cosa più importante è proprio questo cambiamento continuo, che grazie
ai vari commenti a mo di achievement ottenuto strapperanno sempre un sorriso, soprattutto
se non si conosce niente riguardo il gioco.

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