martedì 19 maggio 2015

Big money o passione


"Ciao! Ti iscrivi al mio canale?"

"Ciao! Segui il mio blog?"

Quante volte ci è capitato di ricevere un messaggio simile? A me parecchie, soprattutto per quanto riguarda i canali youtube. E spesso mi ritrovo a mettere l'"iscritto" per cortesia a youtuber fotocopia: cioè a diversi canali che condividono video praticamente uguali, che propongono gli stessi gameplay ad esempio, o le stesse tematiche. E sempre mi chiedo: "ma questi giochi piacciono davvero a chi li sta giocando? Fanno solo quello che fa tendenza? Possibile che non amino videogiochi magari diversi?" Io il mi piace, l'iscritto non lo nego a nessuno, ma quando mi capita di sfoltire ciò che segue per togliere tutto quello che alla fine non guardo  mai sono i primi a cui dico addio.


Perché seguirne uno o cento non mi cambia visto che il contenuto è uguale.

Aprire un progetto online, che sia su youtube, blogger, facebook o altri, con la sola idea di guadagnarci per me è quasi del tutto sbagliato e nocivo non solo per chi li guarda che si ritrova prodotti freddi ma anche per chi è davvero appassionato e lo fa per la sua passione che vuole condividere con gli altri ma viene oscurato dalle miriadi di persone che fanno lo stesso per i soldi.

Io prendo me stessa come esempio: anche qui su blogger ci sono i metodi di guadagno a seconda delle visualizzazioni. Ovviamente avendo ancora poca gente che mi segue (mi fa ancora strano sapere di persone che leggono e ancor più commentano quello che scrivo e penso che lo troverò sempre strano, grazie autostima) è inutile aggiungere la componente monetaria. Però perché è nato questo angoletto? E' nato perché mi piace parlare di videogiochi, mi è sempre piaciuto raccontare agli altri cosa penso di determinati argomenti su questo campo, mi piace sapere altri parere, mi fa piacere vedere se anche altre persone si perdono in pensieri strani come i miei dove tutto si ricollega a questa mia grande passione che da sempre mi fa compagnia. Quante persone ho stressato, e visto che sono troppo timida per parlare davanti alla telecamera e mi piace scrivere, con qualche spintarella di amici è nato tutto questo! E sì, se un giorno avrò abbastanza visualizzazioni da poterci guadagnare lo implementerò ma sarà solo un plus. Perché quello che mi fa felice oltre a sapere che qualcuno mi legge sono i commenti! Perché ogni volta salto giù dalla sedia e corro da mia mamma gridando: "Un commento!!" e lei disorientata perché non sa nemmeno di che parlo mi caccia via. Però i contenuti non cambierebbero, continuerei a parlare di quello che mi pare e piace perché questo è il MIO angoletto. Devo essere solo io a decidere e non le persone che mi seguono perché voglio i "big money" accontentandoli. Sì, potrebbero capitare post di su argomenti proposti perché magari mi si chiede la mia su qualcosa ma nessuno mi vieterebbe di rispondere direttamente al messaggio.

Quindi sono del tutto contraria a chi lo fa per soldi? In gran parte sì, per i motivi già detti prima, perché per me la passione è al primo posto e senza magari ci sarebbe anche più difficoltà a creare prodotti d'intrattenimento adeguati. Tuttavia nessuno vieta di percorrere quella strada, chi sono io per dire "tu non puoi fare così"? Nessuno e nessuno ci dovrebbe mai vietare di poter fare qualcosa o ci dovrebbe obbligare a farla. Tutti noi dovremmo pensare con la nostra testa, senza pendere dalle parole di nessuna persona che sta al di sopra di noi con visualizzazioni, mi piace o iscritti. Alla fine siamo tutte persone fatte della stessa sostanza, con sogni, paure, gioie, momenti negativi e tutto il resto.

Questo è il mio pensiero personale sull'argomento, e il vostro?

6 commenti:

  1. Grande articolo! parole sacrosante :)
    Il guadagnare deve essere solo un' aspetto secondario del proprio "lavoro" sul web, mai l' obiettivo da perseguire!

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  2. Sono d'accordissimo con te. Qualora ci siano i numeri giusti, ha senso trarre profitto dal proprio lavoro, profitto che tra l'altro, ad un certo punto, diventa indispensabile per poter fare un salto di qualità e offrire contenuti di qualità sempre maggiore.
    Il problema è che chi punta fin da subito solo al guadagno non offrirà mai contenuti di qualità, ma solo contenuti che puntano ad essere popolari. E naturalmente, ritengo che questo sia completamente sbagliato

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  3. Guarda, io sono stato redattore per due anni e mezzo su un sito di videogiochi dove tutto è stato fatto all'insegna della qualità e alla fine si sono chiusi i battenti proprio perché i soldi non sono mai arrivati... ed è stato brutto vedere come invece arrivavano a chi faceva le cose senza passione, con scarsa qualità e solo per ripiego.

    Noi facevamo tutto con estrema passione, cercando di offrire agli utenti articoli imparziali e ben scritti sull'oggetto che più ci appassionava: i videogiochi. Alla fine, pur nel modo in cui è finita, ammetto che abbiamo sempre guardato un po' dall'alto in basso i redattori o gli youtubers che, non sapendo nemmeno scrivere in italiano o esprimersi con una dizione minima, facevano più visite o soldi di noi.

    Fermo restando che CHIUNQUE ha il diritto di esprimersi, scrivere, pubblicare un video così come lo sa fare e senza dover acquisire abilità o attrezzature specifiche prima di farlo, ritengo che da quando le cose hanno iniziato a girare intorno ai soldi anche in questo mondo, questi siano stati anche distribuiti malissimo. La qualità di ciò che si vede sia scaduta in modo esponenziale e la difficoltà di trovare contenuti ben fatti in un'oceano di mediocrità è diventata atroce: questo perché sono sbagliati i criteri, sia da parte dei finanziatori che del pubblico.

    Bisognerebbe tornare un po' tutti a fare le cose a livello amatoriale, per il gusto ed il piacere di farle (quello che tu hai descritto nel tuo accorato post) e lasciare ai professionisti il lavoro pagato. Ma, per come la vedo adesso, è solo un'utopia.

    Comunque complimenti per questo ottimo intervento. :)

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    1. Grazie del commentone, fa sempre piacere leggere altri pareri! Mi dispiace un sacco per il tuo sito, ormai capita spesso ed è sempre un peccato, soprattutto se dietro c'era passione, voglia di fare e serietà.

      Mi vedo davvero d'accordo col tuo pensiero. Ci credo in questa utopia, bisognerebbe davvero fermarsi e riflettere su ciò che facciamo e perchè lo facciamo, e poi capiremo se creare contenuti per avere solo un tornaconto monetario sia la scelta più corretta.

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