martedì 25 febbraio 2014

Planetes



Oggi voglio recensirvi un manga.
Il suo nome è Planetes di Makoto Yukimura creatore di Vinland Saga.

Planetes è un manga corto di soli 4 volumi (26 capitoli) che narra la vicende di un piccolo gruppo di persone che come mestiere fanno gli spazzini dello spazio negli anni che vanno dal 2075 e il 2080. 




Cos’ha di speciale questo manga da addirittura recensirlo?
Beh io amo tutto quello che riguarda le stelle, il cielo e lo spazio fin da quando ero piccola e trovo quest’opera fatta davvero bene. Ti fa immergere nello spazio più profondo per poi tornare nella terra per poi di nuovo ripartire! Ti fa capire cosa può spingere un uomo a compiere un passo verso il cielo ma anche le difficoltà che devono affrontare. Ma non fa vedere solo il punto di vista dell’astronauta ma anche quello della famiglia che deve rimanere nella terra. Anche in quest’epoca ci sono attentati e possono scoppiare guerre facilmente e anche se rappresenta anni così lontani io li sento più vicini di quanto sembra. Perché chissà, domani potremmo trovarci al loro posto!




I disegni sono stupendi e tendono al realistico, le tavole sono pulite e magnifiche. Ti fanno catapultare in quell’oscurità dello spazio infinito fino a farci perdere al suo interno. Questo manga però non è troppo serio infatti più di una scena mi ha fatto ridere ma anche commuovere ed è tutto amalgamato perfettamente. Ogni capitolo ha il suo salto temporale ma che non da fastidio nella lettura ne ti fa sentire la mancanza di qualche scena.




I membri dell’equipaggio che raccolgono i detriti spaziali sono ben caratterizzati e ogni uno ha la propria personalità ben distinta e ciascuno affronta i propri problemi che possono andare dalla motivazione per rimanere nello spazio al semplice problema familiare.  



Io considero Planetes una di quelle opere di cui non vorrei mai vedere la fine, nel quale potrebbero esserci altri cento capitoli e li leggerei con lo stesso entusiasmo e per questo lo consiglierei a tutti, amanti o no dello spazio!

Quindi buon’avventura!


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