martedì 30 giugno 2015

Circo


Domenica sono stata al circo per la seconda volta nella mia vita, la prima, però, andavo all'asilo e non ricordo praticamente niente. Ero emozionata, mi piace guardarlo in tv e soprattutto gli spettacoli di Cirque Du Soleil mi incantano. Anche se quelli che ho visto erano praticamente dei film, e ricreavano mondi fantasiosi ingegnosamente. Io sono stata a quello di Orfei nel paese vicino al mio. Che dire, gli spettacoli si alternavano a qualcosa di strettamente legato al circo come trapezisti, pagliacci, trasformisti a balletti suadenti con donzelle mezze svestite. 

Alla fine hanno ricreato una scena di trasformers al buio con luci fluorescenti che ti uccidevano gli occhi ed è entrata un'automobile che si è trasformata in uno di quei robottoni, è stato incredibile! Mi piace come attiravano l'attenzione in punti precisi per modificare la scenografia, mi piace che ti fanno viaggiare con la fantasia e catapultare in diverse parti del mondo grazie alla musica e agli abiti che indossano. Mi piace la spettacolarità dei numeri pericolosi con salti, avvitamenti e tanto altro. Sono rimasta più volte a bocca aperta per quello che facevano, mi sono sentita come una bambina. Volevo essere scelta dal pagliaccio per i giochi, volevo che non finisse più.

Da qui sembra che sia andato tutto bene, invece no. Ci sono stati spettacoli con animali, ed è stato straziante. Non sono animalista, non mi intendo di animali, ma quelli che ho visto stavano proprio male. I cavalli erano talmente magri da vedersi le costole. Mi ha davvero rattristato e ho disprezzato quelle scene, un circo può dar spettacolo anche solo con le persone per me. Infine c'è il lato commerciale, che se un bambino neanche se ne accorge, per un adulto è come uno schiaffo in pieno volto. Paghi l'entrata, non puoi portarti acqua o cibo perché devi comprare solo i loro prodotti. E nel tendone con un afa tremenda, almeno una bottiglietta d'acqua se ne ha il bisogno. Prima di iniziare lo spettacolo hanno fatto entrare due pony e un signore esclamava: "Mamme! E' arrivato l'arrotino Sono arrivate le mascotte del circo! Fate fare un giro ai vostri bimbi in groppa ai pony!" E ovviamente per salire bisognava pagare. Hanno ripetuto marchi di locali e altro spam per quasi venti minuti buoni, facendoteli imparare a memoria. Signori facevano il giro con una "lince" che altri non era che un gattone obeso e anche troppo mansueto, a cui se lo accarezzavi ti scattavano una foto ed eri obbligato ad acquistare. Altri soldi che se ne vanno. Insomma, un vero e proprio marketing dietro (beh direi anche davanti) al circo. Tutto questo è stata una tristezza, il prezzo dello spettacolo non è economico e facendo così diventa sempre più dispendioso. Loro ci guadagnano, perché tanti genitori non sanno dire di no ai loro pargoletti. Ed è giusto sotto un certo punto di vista, sotto il loro, ma visto che io non lo sono penso che sia davvero eccessivo e di cattivo gusto.

2 commenti:

  1. Sulla questione animali mi trovi totalmente d'accordo. Neanche io sono animalista e i fondamentalisti vegani, specie quelli che vorrebbero nutrire a soia e tofu i loro figli ancora piccoli, li considero un pericolo pubblico, come tutte le forme di fanatici. Però ritengo che esistano una serie di attività che l'uomo si è inventato per puro diletto, che infliggono sofferenze gratuite e immotivate agli animali e andrebbero abolite prima di subito. La caccia alla volpe, la corrida e il circo con animali, per citarne alcune: quale mente contorta può pensare che queste cose siano assolutamente necessarie? Sono sicuramente un gioco che non vale la candela vista la sofferenza che costano. Io abolirei persino il palio di Siena e ho visto di persona quanto sia spettacolare e pittoresco e quanto valore abbia per la popolazione locale. Ma quanto costa (e non parlo di soldi, è chiaro)?

    Ripeto, dico tutto questo senza essere un fondamentalista, anzi quelli che liberano le scimmie col virus T che qualcuno stava usando per tentare di curare il cancro per me sono socialmente pericolosi e andrebbero internati.

    Il secondo discorso, quello del marketing selvaggio all'interno del tendone, credo che sia una conseguenza della deriva capitalista incontrollata a cui, dopo il 1989, non c'è stato più nessun contraltare serio, sicché il sistema si è pasciuto e ingrassato così tanto che alla fine ha cominciato ad autodigerirsi. In altre parole: a furia di arricchire sempre i soliti con il sudore di TUTTI, alla fine i soldi sono finiti.

    In questa deriva, mentre i cinesi e le loro economie senza diritti umani hanno buon gioco, la nostra ha raggiunto vette di smarrimento così gravi (basta vedere un TG che parla della Grecia e della Germania per rendersene conto) che ogni attività, anche la più innocente, sembra essersi trasformata in una corsa senza scrupoli al denaro con la scusa (sia essa vera o inventata/esagerata) che "lo fai per sopravvivenza se no devi chiudere". In altre parole, oggi TUTTI si trovano a fare per pochi spiccioli quello che i dirigenti delle multinazionali hanno fatto per decenni per i capitali miliardari: vale a dire asservire TUTTO al fatto che "tu devi vendere un prodotto".

    Per come lo ricordavo io, il marketing "collaterale" del circo si limitava alla parte del "devi comprare il nostro cibo" e non era così invasiva. La sarabanda dello squallore con le foto al "gatto", il pony e tutto il resto dev'essere l'evoluzione, a distanza di venti e più anni, imposta alla cosa dalla deriva di cui ho parlato prima. E probabilmente è diventato così gradualmente, man mano che i soldi finivano e noi non ce ne siamo accorti perché non siamo andati al circo tutte le settimane; altrimenti, forse, avremmo assistito gradualmente (ma con eguale impotenza) a questa spaventosa involuzione entropica. Resta il fatto che, come hai detto, rappresenta un grosso deterrente ad andarci.

    A me dispiace solo per la parte "sana" del circo, vale a dire gli acrobati, il clown, il mangiatore di fuoco etc. che hanno quello e solo quello come risorsa per affermare il loro talento e non possono più "spenderlo" come si deve perché viene affogato da altre cose. Tristezza.

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    1. Mi trovo davvero concordo con tutto. Per quanto riguarda i vegani, visto che li ha citati io sono del parere che ok potete fare quello che volete, ma non si può imporre questa alimetazione a nessuno neanche ai figli. Dico questo non perchè potrebbe non far bene (non mi sono mai informata bene quindi non so quato bene o male faccia veramente), ma perchè è giusto che anche loro fin da piccoli possano provare e sperimentare e capire cosa gli piace davvero oppure no. Deve essere una loro libera decisione non un obbligo.

      E' davvero diventato triste il circo alla fine, poi io mi baso su questa esperienza e non oso immaginare come siano quelli di grandi dimensioni e cosa facciamo al suo interno. Però lucrare così tanto usando creature viventi come oggetti solo per tentare bambini innocenti lo vedo davvero male, avranno visto che funziona e allora ne aprofittano fino in fondo.

      Anche a me dispiace per la parte "sana", i numeri che riescono creare sono davvero spettacolari. E dovrebbero incentrarsi solo per quello perchè il circo risulta magico anche con solo loro.

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