E' una frase strana,
ma Tearaway mi ha fatto davvero sentire amata e voluta. Questo gioco, ormai
l'ho finito da tanto tempo, ma ancora non gli avevo dato una degna recensione a
modo mio, e visto che in questi giorni lo sto giochicchiando mi ha rinfrescato
le idee e l'amore che ho provato alla prima run.
La più recente opera
di Media Molecule, autori del noto Little Big Planet, si sono cimentati in
questa stravagante impresa. Tantissime persone, soprattutto i bimbi, adorano
gli origami e le papercraft. Non sono difficili da creare, e con piccole guide
si riescono a dar vita a svariate cose: animali, oggetti, insomma, qualsiasi
cosa. Perché allora non mettere questa idea all'interno di un videogioco? E
tadaan, ecco che nasce Tearaway, un videogioco di carta. Tutto al suo interno è
fatto con quel materiale, persino l'acqua! Mentre camminiamo nell'erba si
sentono lo scricchiolio cartaceo, i colori sono tenui e questa grafica dona un
aspetto nuovo e fiabesco che ci accompagnerà fino alla fine.
La colonna sonora è
ottima e colorata, grazie a lei l'immersività aumenta a dismisura. Per quanto
riguarda il gameplay è un plantform ben riuscito, mette a disposizione la
scelta di un personaggio maschile o femminile e di modificarne l'aspetto quando
vogliamo. Oltre a questo potremmo esplorare il mondo di Tearaway, fotografare
quello che ci circonda, correre sul dorso di un maialino, risolvere piccoli
enigmi e altro ancora. Il nostro
piccolino avrà a disposizione una fisarmonica per combattere, con la quale
aspirare e respingere le cartacce i nostri nemici. In più all'interno
dell'avventura sbloccheremo i progetti di tutte le creature di questo mondo per
poterli poi stampare e costruire.
Ritorniamo ora alla
domanda iniziale e perché ho iniziato così. Per spiegarvelo devo raccontarvi
l'inizio di questa piccola grande
storia. Nel mondo di Tearaway c'è un sole, e quel sole siamo proprio noi! La
telecamera della ps vita infatti ci catapulterà all'interno del gioco,
rendendoci una creatura mistica e venerata. Il nostro piccolo protagonista è un
portalettere, e compie questo viaggio per venire a comunicare con noi. Durante
questo viaggio potremmo aiutarlo spostando oggetti, creando suoni, decorazioni,
scacciando le cartacce che vogliono conquistare quel mondo. Ci sentiremo utili
e potenti, ci sentiremo davvero co-protagonisti in questa avventura. Il gioco
cerca di sfondare lo schermo che ci separa, e per me ci riesce appieno. Ho
provato tanto calore nel cuore mentre giocavo, e mi sentivo così vicina e ogni
minuto, ogni ora che passava l'impazienza di unirmi al piccolo protagonista
aumentava. Però il viaggio non è stato solo rese e fiori, ci sono anche dei
risvolti totalmente negativi, ma alla fine…. Beh questo dovrete scoprirlo voi!
Consigliato a grandi
e piccoli questa perla è un must da avere fra la collezione dei titoli di
questa console dal destino non troppo felice. E io intanto aspetto l'uscita di
Tearaway Unfolded, nella speranza di riprovare ancora una volta i sentimenti
del primo capitolo.
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