Dopo tanto tempo ritorno a parlare di un'altra mia passione, la lettura e più precisamente di manga. In un ipotetica intervista alla domanda quale manga consigli per avvicinarsi agli shojo (prettamente femminili) risponderei sempre questo: Il Cappuccino.
Perché proprio questo?
L'autrice, Wataru Yoshizumo conosciuta anche per Marmalade Boy ha creato Il Cappuccino nel 2008 (in Italia è uscito solo nel 2011). E' una storia autoconclusiva di un solo volume e quindi molto corto ma è anche un racconto maturo, infatti, è consigliato per gente più grande ma per me va bene per tutti e soprattutto per chi non ama tantissimo il genere romantico.
Non è il solito manga a tema scolastico con la storia d'amore di due giovani, qui si parla di due adulti, che indaffarati con le proprie vite non trovano il tempo di vedersi e così decidono di convivere assicurando ai genitori di lei che in futuro si sposeranno. Questa coppia col passare del tempo incontrerà dei problemi che potrebbero capitare a chiunque anche nella vita reale ed è proprio questo il suo punto di forza per me, la realisticità della storia. Il manga è tanto attuale, e a me ha fatto commuovere si vede la fragilità di una persona, il rifiutare la verità pur di non rompere un rapporto, ma quando è troppo prendere l'unica decisione possibile.
Il disegno è semplice e pulito, molto piacevole da vedere e da seguire senza rendere le tavole confusionarie. L'edizione italiana targata Planet manga è in formato classico (non come le ultime uscite cicciottose).
Io ho letto storie più lunghe, più profonde, più belle, più dolci, migliori sotto ogni punto di vista ma Il Cappuccino rimane sempre uno dei miei manga preferiti, mi ha conquistato e non mi stufa mai. Lo rileggerei tantissime volte, poi essendo di un unico volume prende davvero poco tempo ma ogni volta mi fa emozionare, arrabbiare ma anche sorridere. Non se la prende per lunghe come certi che seguo, è immediato e colpisce nel profondo. Per questo lo consiglio davvero con tutto il cuore, ma sono sicura che non potrà piacere a tutti ma va bene anche così.
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